Venezia e Nettuno

 

 Il nome Venezia deriva dal latino "Venus", Venere, la dea dell'amore e della bellezza. Non a caso nell'arte veneta, Venezia è rappresentata come una bella donna dai capelli biondi e ricci. In molti dipinti Venezia è accompagnata anche dal leone di San Marco, simbolo della Repubblica; in Palazzo Ducale per esempio, lei è presente quasi da per tutto.

E Venezia è così! Io amo spesso aggiungere, che oltre ad essere bella, ama cambiare le sue vesti a seconda delle ore del giorno e delle stagioni. Venezia è una, se la percorri lungo le sue calli, un' altra se la vedi dai sui canali, un'altra ancora se la vedi di notte quando le tenue luci si riflettono nell'acqua. Venezia è una città che scopri e riscopri ogni giorno e non basta una vita per conoscerla del tutto.

Vi racconto una storia che tempo fa ho letto nel libro di M.Brusatin, Storia delle immagini, Torino, 1995 e che ho trascritto nel mio diario:
"Un vecchio Doge di Venezia vide un giorno una ragazza al balcone. S' innamorò perdutamente di lei, ma questo gli procurò di trascurare il governo. Non molto tempo dopo la ragazza si ammalo' e morì, ma il Doge non riusciva a dimenticarla. Anche quando fu sepolta il Doge stava notte e giorno davanti al suo ritratto.
Il Patriarca arcivescovo credendo a un sortilegio scese di notte nella tomba e trovò in mano alla ragazza una moneta d'oro con l'immagine del Diavolo. Se la infilò in tasca, ma il giorno dopo il Doge si innamorò dell'arcivescovo. Soltanto qualche tempo dopo l'arcivescovo pensò di gettare la moneta nel Canal Grande, fu così che il Doge si innamorò della sua città."

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